L’esperienza del dolore è certamente fra le più pervasive della Vita. Superando il piano fisico per toccare quello psichico, intellettivo e morale tocca la vita interiore della persona umana, unità inscindibile di anima e corpo trovando spesso nell’Arte una modalità di espressione che rende Universale il suo linguaggio accomunando tutti gli esseri umani, ma è anche nella Fede che cerca il suo più profondo significato. L’uomo sa che la sua vita è intrecciata strettamente all’esperienza del dolore, e capisce che questo fatto ha a che fare con il suo limite, ma sofferenza e dolore non annullano il valore della vita. Essi possono istruire l’uomo sul significato della vita, sulla sua identità di soggetto bisognoso di aiuto, di risposte, di senso rappresentando sempre un’opportunità di crescita interiore e di maturazione. La Medicina moderna, frammentata ed iperspecialistica manca spesso, però, di una visione globale della malattia che non può essere solamente la compromissione di un equilibrio biologico. Essa è molto di più. È la conseguenza della rottura di un equilibio energetico e ciò necessita di operatori sanitari dotati oltre che di competenze “tecniche” anche di una visione olistica della cura e della salute. È il futuro della Medicina: l’integrazione tra Biofisica, Biologia Molecolare, PNEI, Entanglement e Psicologia. Questa integrazione non solo consolida il modello di Medicina Integrata ma consente il superamento della frammentazione delle Scienze Umane ridisegnando la relazione di cura e umanizzando l’intervento terapeutico in cui l’atteggiamento mentale della Persona, la consapevolezza del Sé può influire sulla cura farmacologica svolgendo, spesso, un’azione ancora più importante ed efficace di essa.
Di seguito il programma dell’evento: Matera